La chiesa di Santa Maria Assunta è l'edificio religioso principale di Castelfranco Emilia, situata lungo la via Emilia. La chiesa fu costruita ta il 1226 e il 1232, quando Gregorio IX autorizzò il trasferimento della chiesa di Santa Maria di Ambliano all' interno delle mura di Borgo Franco; inizialmente presentava un’unica navata. Nel 1578 fu elevata dal Card.Gabriele Paleotti al grado di arcipretale e di vicariato foraneo. Nel 1692 fu iniziata una nuova costruzione al fine di sostituire l’edificio ormai fortemente deteriorato. La nuova chiesa, terminata nel 1704, ha la forma attuale seppur sempre a navata unica. L’aggiunta delle due navate laterali, ad opera di Don Luigi Crespellani, avvennero nei lavori di ristrutturazione tra il 1879 e il 1887, contestualmente ai lavori venne ingrandito l’abside, abbattuto il portico sul lato sud della costruzione e vennero aperte sulla facciata due nuove porte, in corrispondenza di ciascuna navata. Nel 1914 l' architetto Edoardo Collamarini ridisegnò la facciata.
Sulla facciata attuale possiamo leggere dei versi della Bibbia tratta dal libro del Siracide (Sir 39,17 – 24,19): “Reginae Caelesti – Quasi rosa plantata super rivos – quasi oliva speciosa in campis” (Alla Regina del Cielo – Bella: come rosa sbocciata sulle sponde dei fiumi – come pianta d’ulivo Maestosa nei campi).
All’interno della chiesa si notano due grandi statue, poste ai lati dell’altare in apposite nicchie. A destra, guardando l’altare, vi è la statua di Abramo, mentre a sinistra del Re Davide.L’opera artistica di sicuro maggior pregio, è il quadro della Beata Vergine Maria Assunta in cielo, opera del pittore bolognese Guido Reni. Tale quadro fu un dono del parroco Don Cristoforo Masini alla comunità parrocchiale. Il fratello del parroco scrisse in proposito: “di Guido Reni è la famosissima pittura dell’assunzione della Beata Vergine fatta fare nel 1627 dal dottor Cristoforo Masini, arciprete e vicario di detta terra e introdotta con solennissima processione adì 16 maggio". Nel 1797Napoleone cercò di portarla in Francia. I castelfranchesi, consapevoli di ciò, sostituirono l'originale con una copia evitando così il furto dell'opera.
Il secondo altare sulla navata sinistra è dedicato al patrono del paese: San Donnino. Nei pressi vi è anche una statua raffigurante il santo realizzata dai fratelli Ballanti di Faenza, su commissione del Comune. Nel lontano 1841, su richiesta dell'allora arciprete del paese, Don Marco Serrazanetti, tale statua fu donata alla parrocchia.
Sotto l'altare sono custodite le spoglie di San Prospero donate dal Papa Benedetto XIV nel 1750 ai castelfranchesi membri della confraternita del suffragio, che si erano recati in pellegrinaggio a Roma.