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Collocata a sud della via Emilia, la Chiesa di San Giacomo costituiva nell’antichità, la seconda parrocchia di Castelfranco. Non è certa la data di costruzione, anche se pare esistente già dalla fondazione del borgo franco; certa è invece dal 1578 la sua dipendenza dalla Chiesa di S. Maria. Già alla fine del 1200 Castelfranco risultava diviso in due parrocchie (S. Maria a nord della via Emilia e S. Giacomo a sud), ognuna delle quali con un proprio cimitero. Solo nel 1923 l’arcivescovo di Bologna decise di riunire S. Maria e S. Giacomo in una sola parrocchia, quella di S. Maria. La chiesa di S. Giacomo è stata ingrandita e restaurata più volte; da ricordare l’importante intervento di restauro della facciata del 1910 a spese del Monsignor Vincenzo Tarozzi. Nel secondo dopoguerra, poi, a causa di notevoli restauri, la chiesa restò chiusa fino al 1971. Composta da una sola navata la chiesa offre, tra le opere collocate sugli altari laterali, la Statua di S. Nicola dello scultore Scandellari e il dipinto raffigurante S. Tommaso da Villanova e altri santi della pittrice Sirani. Inoltre vanno menzionate le statue in stucco della Madonna della Cintura, di Angelo Gabriello Pio, le statue di Santa Monica e Sant'Agostino,  San Mauro e Santa Gertrude. In una nicchia posta sulla destra, nei pressi dell'entrata, vi è custodita la tomba monumentale che raccoglie le spoglie del Servo di Dio Mons. Vincenzo Tarozzi. Il Campanile di stile romanico, a pianta quadrata, conserva inalterata la struttura originale

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