Il Consiglio Pastorale per gli Affari Economici (CPAE) è un organismo che ha il compito di aiutare il Parroco nel pianificare le spese della Parrocchia, in funzione alle risorse disponibili e reperibili e alle esigenze della pastorale parrocchiale. Così come per il Consiglio Pastorale Parrocchiale, la presenza del CPAE in ogni Parrocchia è obbligatoria e sancita dal Codice di Diritto Canonico (cf.can 537).

Composizione, requisiti, durata

Possono essere membri del Consiglio per gli affari economici coloro che, avendo completato l’iniziazione cristiana, abbiano compiuto 25 anni e siano canonicamente domiciliati nella parrocchia o operanti stabilmente in essa. Oltre al Parroco vengono da questo nominati i consiglieri che devono distinguersi per integrità morale, essere attivamente inseriti nella vita parrocchiale, capaci di valutare le scelte economiche con spirito ecclesiale e competenza professionale. Non possono essere consiglieri i congiunti del parroco fino al quarto grado di consanguineità o di affinità, quanti hanno in essere rapporti economici con la parrocchia e coloro che ricoprono cariche amministrative o politiche. I consiglieri durano in carica cinque anni e non possono essere riconfermati per più di due mandati consecutivi, salvo espressa deroga del Vicario foraneo.

 

IL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

 

Il Consiglio pastorale è un istituto previsto dal Codice di diritto canonico (CIC) della Chiesa cattolica. Suo scopo è quello di esprimere concretamente la natura gerarchico comunionale della Chiesa, e di permettere quindi la partecipazione dei fedeli, che attraverso il proprio sacerdozio battesimale partecipano allo svolgimento e alla programmazione della vita pastorale della Chiesa.

A seconda del proprio ambito di intervento si chiama consiglio pastorale diocesano (CPD) o consiglio pastorale parrocchiale (CPP).

Sono membri di diritto del CPP i presbiteri, i diaconi, e i religiosi che prestano servizio nella parrocchia. La parrocchia viene definita come comunità di fedeli: per essere comunità vera, deve esprimere degli strumenti di corresponsabilità, che permettano ai fedeli di partecipare effettivamente alla sua missione. A questo scopo è previsto il Consiglio Pastorale Parrocchiale, definito dalle parole del canone 536 del CIC:

Ma la sua componente maggioritaria è normalmente rappresentata dai laici. Questi laici devono rappresentare uno specchio fedele del tessuto umano della parrocchia, per età, sesso, condizione sociale; normalmente rappresentano tutte le realtà, gruppi, movimenti ecc. eventualmente presenti in parrocchia. Il numero di questi membri laici e la modalità da seguire per la loro designazione vanno definiti nei regolamenti particolari. In molte parrocchie una parte viene eletta da tutti i parrocchiani, e una parte entra nel consiglio in rappresentanza dei vari gruppi che animano la vita parrocchiale.

Il suo scopo è di offrire sostegno e promozione all'attività pastorale della parrocchia: ricercare, discutere e presentare proposte concrete per le sue attività; programmarne le iniziative; favorire il coordinamento tra le varie realtà esistenti.

È uno strumento diretto a favorire la comunione tra il parroco e i parrocchiani, per stimolare la partecipazione dei fedeli, per coinvolgerli in modo responsabile.

 

 

In questa sezione sono evidenziate le attività liturgiche della nostra Parrocchia

 

       
       
       
                         
       
       
10/12/10 21:00 Centro Attività Pastorali Gruppo del Vangelo
11/12/10 21:00 Chiesa di Santa Maria Concerto: 
      Il Natale delle Meraviglie - Daphne Chamber Group 
      Sacri Concertus Cantores - Direttore Primo Iotti
12/12/10 15:30 Sala cappella Proiezione del film NATIVITY, per genitori e
      ragazzi in preparazione al presepe vivente.
17/12/10 21:00 Chiesa di Santa Maria Gruppo del Vangelo
19/12/10 14:30   Presepe Vivente per le strade della Città
26/12/10 10:00 Chiesa di Santa Maria Festa della Santa Famiglia
       Messa di Ringraziamento per coloro che hanno celebrato
       il 10°,25°,30°,40°, 50°, 60°  e oltre anniversario di matrimonio
      a seguire rinfresco nel C.A.P. - Segnalare la presenza
31/12/10 20:30 Centro Attività Pastorali Cenone di Capodanno - Iscrizioni in parrocchia entro il 26/12/2010
01/01/11 17:00 Piazza del Municipio Scambio di auguri con le autorità civili
  18:30 Chiesa di Santa Maria Messa Solenne
06/01/11 17:45 Chiesa di Santa Maria Arrivo dei Re Magi
  18:00   Santa Messa Solenne
      A seguire sorpresa per i bambini!
09/01/11 16:00 Chiesa di Santa Maria Santa Messa per i bambini battezzati nel 2010

 

L’Orfanatrofio di Castelfranco, nato dal desiderio di un Padre che vuole che tutti i suoi figli abbiano una casa, è aperto fin dal 1932 e ha visto in questi anni molti volti di bimbi e ragazzi, portare dentro il bisogno profondo di trovare qualcuno che si fosse preso cura di loro.

Mons. L. Roncagli, parroco a Castelfranco dal 02/03/1909 al 22/05/1951, attento ai bisogni della sua gente, non si è lasciata sfuggire l’occasione propizia per preparare a chi non l’aveva una casa, una famiglia affidandoli alle Suore Minime dell’Addolorata perché fossero custoditi curati , potessero essere le loro "mamme".

Da allora sono passati più di 70 anni e ancora ci sono bimbi che vengono accolti per essere curati, amati, custoditi…

Tuttavia non va ignorato che anche l’Orfanatrofio va adeguandosi a una normativa vigente la quale prevede, in alternativa a grandi strutture di accoglienza, il sorgere di realtà che favoriscono l’affido famigliare e l’accoglienza in piccoli gruppi di minori, più verosimili alle realtà famigliari.

A questo scopo, la Fondazione "Mons. L.Roncagli" ente gestore dell’orfanatrofio, ora, riadeguando i locali di accoglienza dei bambini, riapre il suo servizio nella veste di "Casa Famiglia".

Con questa fisionomia, dunque, oggi può continuare ad esistere lo stesso spirito di accoglienza e servizio ai più piccoli che caratterizzò l’opera e la vita di Mons. Roncagli.

Una sola è la differenza: allora la struttura ospitava prevalentemente bambini orfani dei genitori, ora invece accoglie bimbi orfani dell’amore e delle cure che genitori, ancora viventi, non sanno o non riescono a dargli.

Sono infatti questi i nostri ospiti ora: bimbi provenienti da famiglie con forti disagi, sofferenze o conflitti, segnalati dai Servizi Sociali territoriali, dove i bisogni del bambino sono un "problema in più". In molti casi questa situazione è solo temporanea e, se i genitori vengono aiutati a risolvere i loro problemi, il bambino può tornare con loro; in altri casi più gravi , è necessario un periodo più lungo di assenza dalla famiglia.

La Casa Famiglia intende accogliere comunque in modo temporaneo, fino a un massimo di sei bambini, dai 3 agli 11 anni. Essa vuole essere una struttura di passaggio nella convinzione, supportata anche dall’attuale normativa in materia, che il luogo migliore in cui il bambino può crescere è la famiglia, meglio ancora se la sua famiglia.

Ma anche se solo per un periodo di tempo, contiamo che questa casa possa essere "vera casa" per i bambini accolti,nel suo interno ci sia sempre chi riversa su di loro l’affetto e le cure di cui hanno bisogno, così come tutti i bambini della nostra comunità.

Sempre, in continuità con lo spirito di Mons.Roncagli, la casa è portata avanti in primis dalla comunità delle Suore Minime, ma è compito dell’intera comunità parrocchiale, come allora, sentire propria questa casa.

Tutti si è chiamati a far a gara perché nessun attimo della vita di questi ospiti, anche dei "meno desiderati", dei "più turbolenti" dei "più sofferenti" non sia vissuto invano.

Ciascun bambino che esce, ovunque vada, possa portare dentro al cuore il dono d’amore che ha ricevuto e la certezza che un Angelo custode, mandato da Dio, lo proteggerà per tutta la vita.

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