Feriali:

Ore 8:00 - 18:30 (20:30 al mercoledì)

 

Festive:

Ore 18:30 prefestiva 

Ore 8:00 - 10:00  - 18.30 In Santa Maria

11.30 in San Giacomo (dal 24/12/2023 fino al 31/03/2024 compresi la S.Messa verrà celebrata in S.Maria)

  

 

 

 

Parrocchia di Santa Maria Assunta

di Castelfranco Emilia

via Crespellani 7

41013 Castelfranco E. (MO)

tel. 059.926226

 email:crespellani @ tiscali.it

 

 

 

 

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Collocata a sud della via Emilia, la Chiesa di San Giacomo costituiva nell’antichità, la seconda parrocchia di Castelfranco. Non è certa la data di costruzione, anche se pare esistente già dalla fondazione del borgo franco; certa è invece dal 1578 la sua dipendenza dalla Chiesa di S. Maria. Già alla fine del 1200 Castelfranco risultava diviso in due parrocchie (S. Maria a nord della via Emilia e S. Giacomo a sud), ognuna delle quali con un proprio cimitero. Solo nel 1923 l’arcivescovo di Bologna decise di riunire S. Maria e S. Giacomo in una sola parrocchia, quella di S. Maria. La chiesa di S. Giacomo è stata ingrandita e restaurata più volte; da ricordare l’importante intervento di restauro della facciata del 1910 a spese del Monsignor Vincenzo Tarozzi. Nel secondo dopoguerra, poi, a causa di notevoli restauri, la chiesa restò chiusa fino al 1971. Composta da una sola navata la chiesa offre, tra le opere collocate sugli altari laterali, la Statua di S. Nicola dello scultore Scandellari e il dipinto raffigurante S. Tommaso da Villanova e altri santi della pittrice Sirani. Inoltre vanno menzionate le statue in stucco della Madonna della Cintura, di Angelo Gabriello Pio, le statue di Santa Monica e Sant'Agostino,  San Mauro e Santa Gertrude. In una nicchia posta sulla destra, nei pressi dell'entrata, vi è custodita la tomba monumentale che raccoglie le spoglie del Servo di Dio Mons. Vincenzo Tarozzi. Il Campanile di stile romanico, a pianta quadrata, conserva inalterata la struttura originale

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                                  La chieSMA-EXTsa di Santa Maria Assunta è l'edificio religioso principale di Castelfranco Emilia, situata lungo la via Emilia. La chiesa fu costruita ta il 1226 e il 1232, quando Gregorio IX autorizzò il trasferimento della chiesa di Santa Maria di Ambliano all' interno delle mura di Borgo Franco; inizialmente presentava un’unica navata. Nel 1578 fu elevata dal Card.Gabriele Paleotti al grado di arcipretale e di vicariato foraneo. Nel 1692 fu iniziata una nuova costruzione al fine di sostituire l’edificio ormai fortemente deteriorato. La nuova chiesa, terminata nel 1704, ha la forma attuale seppur sempre a navata unica. L’aggiunta delle due navate laterali, ad opera di Don Luigi Crespellani, avvennero nei lavori di ristrutturazione tra il 1879 e il 1887, contestualmente ai lavori venne ingrandito l’abside, abbattuto il portico sul lato sud della costruzione e vennero aperte sulla facciata due nuove porte, in corrispondenza di ciascuna navata. Nel 1914 l' architetto Edoardo Collamarini ridisegnò la facciata.
Sulla facciata attuale possiamo leggere dei versi della
Bibbia tratta dal libro del Siracide (Sir 39,17 – 24,19): “Reginae Caelesti – Quasi rosa plantata super rivos – quasi oliva speciosa in campis” (Alla Regina del Cielo – Bella: come rosa sbocciata sulle sponde dei fiumi – come pianta d’ulivo Maestosa nei campi).  
All’interno della chiesa si notano due grandi statue, poste ai lati dell’altare in apposite nicchie. A destra, guardando ASSUNTA DI RENI gl’altare, vi è la statua di
Abramo, mentre a sinistra del Re Davide.L’opera artistica di sicuro maggior pregio, è il quadro della Beata Vergine Maria Assunta in cielo, opera del pittore bolognese Guido Reni. Tale quadro fu un dono del parroco Don Cristoforo Masini alla comunità parrocchiale. Il fratello del parroco scrisse in proposito: “di Guido Reni è la famosissima pittura dell’assunzione della Beata Vergine fatta fare nel 1627 dal dottor Cristoforo Masini, arciprete e vicario di detta terra e introdotta con solennissima processione adì 16 maggio". Nel 1797Napoleone cercò di portarla in Francia. I castelfranchesi, consapevoli di ciò, sostituirono l'originale con una copia evitando così il furto dell'opera.

Il secondo altare sulla navata sinistra è dedicato al patrono del paese: San Donnino. Nei pressi vi è anche una statua raffigurante il santo realizzata dai fratelli Ballanti di Faenza, su commissione del Comune. Nel lontano 1841, su richiesta dell'allora arciprete del paese, Don Marco Serrazanetti, tale statua fu donata alla parrocchia.

Sotto l'altare sono custodite le spoglie  di San Prospero donate dal Papa Benedetto XIV nel 1750 ai castelfranchesi membri della confraternita del suffragio, che si erano recati in pellegrinaggio a Roma.

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